martedì 30 novembre 2010

Protesta sì, protesta no...!


Mboh. Davvero non so cosa pensare, sono molto combattuta a proposito delle numerose proteste degli studenti universitari di questi giorni.
Premetto che anche io sono completamente contro il DDL Gelmini che viene discusso in questi giorni, e la libertà di manifestare e protestare sembra essere uno degli ultimi scampoli di democrazia rimasti in questo Paese. Far sentire la propria voce è una cosa sacrosanta; rompere le scatole, fare casino, fare vedere che esisti e che ti opponi vivamente ad una scelta che andrà inevitabilmente a toccare la quotidianità del tuo presente ma anche - e soprattutto - il tuo futuro di cittadino e lavoratore.
Nonostante tutto però, come tutte le situazioni, anche questa ha le sue mille sfaccettature, alcune delle quali non condivido.
Prima tra tutte: l'occupazione dei binari ferroviari. Capisco che sia un modo efficace per creare disturbo e ottenere visibilità. Ma quando alle 18.30, stremato da una giornata in facoltà, nel buio e al freddo, sotto una neve inaspettata, devi cambiare due bus per arrivare in stazione e vieni anche a sapere che tutti i treni hanno un ritardo indefinito perché gli studenti stanno occupando i binari della stazione di partenza... beh... detto finemente, di alteri parecchio. Per lo meno, io mi sono alterata parecchio; e mi sono alterata parecchio nonostante io sia una studentessa universitaria e condivida le ragioni per cui si protesta. Però ho anche la fortuna di avere un paio di orecchie attaccate al cranio e queste mi hanno permesso di ascoltare i commenti degli altri pendolari, stanchi e infreddoliti lavoratori, che come me non chiedevano altro che poter tornare a casa e invece si sono trovati davanti all'ennesima rogna della giornata. Io temo davvero che in questa maniera i ragazzi si faranno odiare. Impedire alla gente di muoversi e di tornare a casa non è il modo giusto per boicottare il decreto legge! In linea generale, come si può pretendere l'appoggio, il consenso, l'approvazione di persone alle quali impedisci di rincasare per cena? Vi posso garantire che non ho sentito commenti gentili da parte dei miei compagni di sventura al binario.
Inoltre... l'occupazione delle facoltà è un metodo antico e sempre efficace. Un po' sul serio, un po' per gioco, un po' per spirito di cameratismo, ci si chiude nella scuola e magari ci si ferma anche a dormire. Mi sta benissimo; bloccare l'università è probabilmente il metodo più coerente per manifestare il proprio dissenso, una forma di ricatto dello studente che si appropria del suo "luogo di lavoro" per salvaguardarlo da qualcosa che potrebbe danneggiarlo. Allo stesso modo però mi accorgo che se le mie lezioni venissero bloccate per giorni e giorni sarebbe alquanto svantaggioso! Lottare tanto per il diritto allo studio, ma dall'altra parte impedire il regolare svolgimento delle lezioni, minando un equilibrio -quello dei corsi- il più delle volte precario, tra lezioni organizzate male, assenze dei professori, mancanza di mezzi e strumenti ecc. Comprendo perfettamente che l'occupazione per alcuni giorni serve anche a denunciare questi problemi, però impedire agli studenti di seguire le lezioni mi sembra un po' una restrizione al loro diritto.
Infine guardando i servizi dei telegiornali, osservo perplessa i volti di alcuni dei ragazzi che vengono intervistati e mi accorgo di non riconoscermi assolutamente nel loro modo di fare e nella loro retorica di cui spesso abusano. Come al solito, tante persone probabilmente si tuffano a capofitto nella mischia e nel casino perché è bello e divertente, senza neanche capire il perché delle cose. E allora in questi casi sarebbe davvero meglio che queste persone rimanessero a casa a studiare, facendo un favore a sé stessi e agli altri.

A questo punto credo che bisognerebbe dare più risalto forme di protesta alternative, altrettanto efficaci ma meno "invasive" nei diritti e nelle libertà altrui. Ben vengano le manifestazioni pacifiche, gli slogan, i manifesti, gli articoli su blog e giornali e... non so che altro. Non sono un'esperta di sovversioni. Penso solo che anche io voglio salvaguardare i miei diritti allo studio e al lavoro, ma allo stesso tempo non voglio essere penalizzata dalla protesta stessa, altrimenti cosa ne ricaviamo?


« L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. »

Se & Quando riusciremo a dare (e ricevere) la nostra parte?

domenica 21 novembre 2010

PhotoTime!


Hello everybody!

Tonight, a short post to talk about one of my favourite hobbies... Photography!
Well, actually I must admit that I have never partecipated to a photography course and my digital camera is pretty old and simple too. Anyway, trust me, I'm going to buy a better one soon (by the way, have you got any suggestions? I'm thinking about something not too expensive and difficult to use, but with some manual settings I can have fun with).
Well, what I often think about is "why do I always feel the need to take pictures? Is this a mania?". Indeed, during a party or a walk or any other nice situation I really feel like taking pictures. But then I ask myself why it is so important to me, since I've got hundreds of pictures on my computer and I rarely look at them. Why is it so important to capture a movement, a colour, a situation? When I just have it printed and then I leave it in an album with loads of other old memories. That really sounds useless, but in any case I cannot help but taking pictures. Why is it so important? And on the other hand, why are there some people who really hate photos? I'm not talking about those who are scared because they think they will look bad or ugly... There are some people who really don't like taking pictures or they never feel like that; it's not important to them and sometimes it's almost... annoying! Are they maybe... freerer (is "freerer" correct? O.o ) than me? Or are they missing something?

Just doubts about that.

lunedì 15 novembre 2010

Maledetta tecnologia!

Oddio, questo argomento mi ricorda tantissimo i saggi brevi del liceo..! "Attualità. La tecnologia e i giovani".
Chiedo perdono, reminiscenze storiche.
Sta di fatto che in questo periodo la tecnologia si sta ribellando contro di me, nonostante io non ricordi di averle fatto nulla di male.
Tutto è cominciato quando il mio bel monitor ha deciso di bruciarsi da un momento all'altro senza neanche darmi il tempo di dargli l'estrema unzione; e io, povera ingenua, mi reco al negozio sperando di procurarmene un altro per poco, ma la prima cosa che mi si propone, visto che la scheda video potrebbe essere obsoleta e pertanto non adatta per un monitor moderno, è di comprare per intero un nuovo pc. Ma siamo pazzi?? no, voglio dire.. stiamo scherzando? Mi muore il monitor e io dovrei sostituire il tutto? Maledetti.. peccato che non ti lascino scelta. Non puoi opporti a questo malsano meccanismo e dire "no, grazie! voglio un monitor vecchio, compatibile con il mio "vecchio" pc". - vecchio si fa per dire; ha un paio d'anni o poco più-.
Fortunatamente la fortuna ha voluto che il mio pc riuscisse a dialogare cordialmente con il monitor che ho comprato (a tre volte tanto rispetto al prezzo iniziale da me ingenuamente auspicato :( ).
Passano 2 settimane e a un portatile che abbiamo in famiglia si rompono le uniche 2 porte USB di cui è provvisto. Risultato: un mese il laboratorio e un prezzo spropositato per la sostituzione del pezzo danneggiato (per farvi capire, con ciò che si è speso per le USB si potevano ricomprare i 2/3 del pc per nuovo). Non ci crederete ma anche qui la seconda proposta dell'addetto era stata "valutate di acquistare un nuovo pc" (vorrei sottolineare che il portatile in questione ha 10 mesi e la prima proposta dell'addetto era stata "tenetevelo così com'è; farlo riparare non conviene" -!!!- ).
Infine oggi il mio povero cellulare, "vecchio" ormai di 14 mesi ci ha lasciati dopo una settimana di agonia in seguito a una brutta caduta che gli ho causato in un momento di fretta. Unica, maledetta, fatale caduta. Ho chiamato il centro assistenza. La ragazza non mi ha lasciato finire la spiegazione e ha concluso per me "..si sono rotti i cristalli liquidi, giusto?". Già, a quanto pare è un problema frequente. Peccato che per riparare i cristalli liquidi ci vogliano almeno 120 euro; più del valore del cellulare da nuovo (anche perchè la solita dannata garanzia non ricopre questi incidenti catalogati come "incuria del cliente"). Credo che abbiate già immaginato la soluzione: "ti conviene comprarne uno nuovo". E così ho fatto, stavolta ho ceduto e ho mandato in pensione il povero cellulare defunto che era praticamente nuovo.

In conclusione. Non trovate che questo meccanismo sia perverso? Si guasta una parte e tu cambi tutto. Poi ci si lamenta del consumismo e dell'inquinamento!!!
Ci spingono a bruciare e bruciare a ritmi insostenibili!
Io sono una grande fan della tecnologia, la usiamo tutti i giorni in (quasi) ogni contesto della nostra vita. Eppure mi sembra che il tutto stia correndo un po' troppo in fretta. Le cose nuove in pochi mesi diventano obsolete, incompatibili, inutilizzabili! E ciò che odio di più è l'essere costretta a scelte obbligate (che inoltre, per il solo fatto d'essere obbligate, non credo che si possano più definire scelte!). Se infatti qualcuno vuole cambiare un monitor ogni 6 mesi per essere al passo coi tempi, non sarò di certo io ad oppormi! Ma perchè, per contro, io non posso avere il diritto di comprare un monitor vecchio di 2 anni, se voglio risparmiare un po' e non pretendo performances sbalorditive? perchè non posso avere il diritto di fare riparare il mio cellualare se lo ritengo ancora ben funzionante? perchè siamo pressochè costretti a sprecare così tanti soldi e risorse se non vogliamo rimanere tagliati fuori? Tutto questo è scandaloso.

La tecnologia si sta evolvendo troppo in fretta per noi. Non tiene conto del fatto che noi siamo pur sempre esseri umani; che se abbiamo fretta e abbiamo la testa altrove è possibile che ci cada di mano il cellulare. E allora perchè non posso avere il diritto di comprare per poco un buon telefonino che sia però anche robusto? Non me ne faccio niente di un aggeggio stratosferico se dopo la prima volta che mi sfugge di mano lo devo buttare via. Lo so che qualcuno obietterà che ci sono cellulari di fascia di prezzi medio-bassa, ma vi garantisco che la commessa del negozio già vi avviserà che quelli sono più scadenti, meno potenti, con la batteria che non regge più di due giorni. Dunque per rimanere nel budget dovrei rinunciare alla qualità. E questo davvero non è giusto.

mercoledì 3 novembre 2010

..palloncino blù, sù sù sù..


Buonasera Internauti!

A quanto pare finalmente la pioggia ci ha concesso un po' di tregua, anche se non fa molta differenza quando passi tutto il giorno chiuso in Università ed esci alle 18 quando è già notte fonda.

Ad ogni modo, oggi è successa una cosa particolarmente carina che mi fa piacere condividere con voi: abbiamo trovato in collina un palloncino sgonfio con attaccata una cartolina di un paese qui in Piemonte, con tanto di indirizzo sul retro per rimandarla al mittente nel caso fosse stata ritrovata (cosa che farò al più presto). La parte più divertente però è che io stessa avevo fatto un esperimento simile qualche anno fa, anche se purtroppo non ho mai ricevuto notizie di ritrovamenti dei miei palloncini. In ogni caso, se non altro, il destino ha voluto che io trovassi quello di qualcun altro, il che è davvero incredibile, non è vero? (davvero nello spirito della mia filosofia "Se & Quando"...!)

Quanto mi affascinano queste esperienze! Guidate dal caso e dalle correnti del vento. Persone che hanno ancora voglia di sperimentare metodi "alternativi" di comunicazione, come il buon vecchio messaggio nella bottiglia gettata in mare.
Non per altro sono una fan della corrispondenza cartacea che per anni ho portato avanti con ragazze di tutto il mondo, che in un paio di occasioni ho anche avuto la fortuna di conoscere di persona.

Vi è mai capitato nulla del genere? Raccontatemi! La mia curiosità non ha confini ;)

lunedì 1 novembre 2010

Raining suggestions?


Just raining, raining and raining over here!

I wanted to share with you a nice French poem I had studied by heart at school several years ago. Unfortunately I couldn't remember the title nor the author, so I couldn't find it on the Internet.
That's the reason why I've decided to ask you for any suggestions of poems (or songs or anything else) about rain!

That's what came to my mind:

- November rain by Guns'n'Roses
and
- Rainin' in Paradize by Manu Chao

Any other tips?
"Nothing lasts forever,
even cold November rain"


The Day after Halloween

Hello Everybody!

Are you still alive after the great Halloween parties you took part in?
What do you think about celebrating Halloween, then?
Actually, I cannot understand what I feel when I think about Halloween. I guess I just see it as a chance to meet friends and have fun together, and that's what I do every year. We don't dress up or anything, we just cook and have dinner together and then we go outside or just watch a movie like yesterday evening, since the weather was sooo bad over here!
By the way, I had never seen "Edward Scissorhands" and I found it great!
Do you think that Halloween is worth being celebrated in some special ways? Or is it just a stupid mania?
Americans!!! I want to hear your version! I really think that Halloween has a bigger sense in the U.S. than here in Europe. Let me know what you think about it!